Trail Courchevel (FRA)
Di Fabio Scipioni
Domenica 08 agosto si è concluso il primo challenge CXT, che
per il 2010 prevedeva le tappe di
Cervinia e Courchevel, nel 2011 il circuito si allargherà agli amici di Crans Montana. La prova francese revedeva due gare, entrambe molto dure; una 53 km
con 4400 di dislivello e una di 30 (anche se
erano 33 in realtà) km con 2200 metri di dislivello positivi; al via molti i
corridori, 190 sulla gara lunga e 270 sulla più corta. I valdostani hanno dato prova di grande carattere, due podi assoluti di gara e due come sommatoria per la speciale classifica di circuito; Giuliano Cavallo ed
io non solo siamo stati accomunati dallo stesso risultato, ma dallo stesso
incidente nel momento in cui abbiamo tentato l’attacco per la vittoria, per entrambi distorsione della caviglia dx!
Per la 53 km, partenza alle ore 4,30 giornata piuttosto
fredda ma limpida;
fin dalle prime battute, Dawa Sherpa e Giuliano Cavallo iniziano ad impostare
la gara facendo capire che, nonostante le lunghe ore di corsa che li attende,
non si sarebbero risparmiati; a qualche minuto un gruppetto guidato da Barthes.
Alle prime luci del giorno, la situazione per la testa restava immutata, Sherpa
al comando e Cavallo a tre minuti; verso il 30° km Giuliano aumentava in
maniera impressionante il ritmo, motivato e convinto come mai. Infatti il
distacco diminuiva ma gli imprevisti sono sempre troppi; nel chiedere
indicazione di tracciato ad un controllore, appoggiava malamente il piede,
procurandosi una distorsione; la determinazione di Giuliano è ben nota, la sua
gara continuava ma il ritmo era un pochino compromesso; Sherpa se ne andava
solitario al traguardo facendo segnare uno strepitoso record 6h11minuti, ben
24 in meno rispetto all’anno passato. Anche Giuliano abbassava il vecchio
primato arrivando a 14 minuti ed un eccellente 6h26. A completare il podio
Serge Barthes, che nonostante i 51 anni fermava il cronometro a 6h39; grande
anche il valdostano Fabrizio Roux, trailer di grande qualità (2° al Valdigne)
che conclude 7°.
In campo femminile, la bravissima Manuela Brunero ottiene un
4° assoluto
femminile, come al suo solito una gara di grande intelligenza e molto regolare;
questo risultato le permette di vincere la classifica del challenge; molto
sfortunata Alesandra Carlini, la forte atleta marchigiana vincitrice della
prova valdostana, costretta all’abbandono per un’intossicazione alimentare
dovuta al pasto della sera precedente.
Sale sul terzo gradino del podio del Challenge l’altro valdostano Igor Rubbo
(marito di Manuela Brunero), che nonostante un problema alimentare, ha deciso
di prendere il via della 53km al fianco della moglie, vero spirito sportivo.
Per la 30 km la partenza è stata data alle ore 8 da Le
Praz 1300 e fin dalle prime
rampe molto ripide che portavano a Courchevel 1850, Cristiano Campestrin, il
francese Daum ed io abbiamo imposto un ritmo molto elevato; questo ci ha
permesso di avere subito un vantaggio di circa due minuti al primo rifornimento
sugli inseguitori; dal 10° km in poi il francese e Campestrin tentavano
l’allungo, io restavo in attesa ad 1 minuto. Al 15° km ho incominciato il mio
attacco, superavo Campestrin e mi portavo all’inseguimento del francese.
Superate l’ultima e ripida salita, la difficile cresta esposta del Mont Charvin
cominciavamo la discesa finale (1100 negativi), ripida, molto tecnica e
pericolosa in diversi punti con il francese in vantaggio di 1 minuto.
All’ultimo ristoro posto a 5km la lotta si faceva serrata, 50 i secondi ma
purtroppo al cartello dei meno 4, cadevo su un sasso con conseguente
distorsione della caviglia dx (risulterà stiramento dei legamenti), non mollavo
sapendo di Campestrin alle spalle e concludevo la prova a poco meno di due
minuti (primo dei veterani!!!! 41 anni…), terzo Cristiano. Io e Daum abbiamo
abbassato il precedente record.
Personalmente contento della prova, una gara molto molto dura, faccio i
complimenti al bravissimo e simpatico Alexandre Daum, raro vedere un giovane
cimentarsi in gare superiori alle tre ore e saperle gestire con grande acume.